Brugmansia
Brugmansia
La Brugmansia, conosciuta anche come Tromba degli angeli per la forma dei suoi fiori di fine estate che sono particolarmente profumati, è terribilmente velenosa: tutte le sue parti, in particolare le foglie, contengono alcaloidi tropanici del gruppo dell’atropina e della scopolamina, che in elevate dosi agiscono sul sistema nervoso provocando allucinazioni e, in dosi massicce, possono condurre anche alla morte. Questa Solanaceae viene impiegata per preparare una bevanda allucinogena che un tempo veniva adoperata in America Centro-meridionale per riti religiosi, ma che ancora oggi viene bevuta da alcune etnie della foresta Amazzonica, come i Huachipaire e i Zapiteri, per delle "esperienze". Questa bevanda, chiamata xayápa, un tempo si consumava nella grande casa comune del villaggio, oggi, per via delle pressioni dei missionari, si deve invece consumare appartati in una piccola capanna situata vicino al ruscello. L’esperienza visionaria, che si intraprende per motivazioni specifiche, quali la ricerca di oggetti importanti andati perduti come machete, asce o simili, la previsione di eventi futuri, la cura di malattie e il “rinnovo” fisico del corpo, deve avvenire in presenza di qualcuno che controlli che tutto proceda bene ma soprattutto che presti attenzione ai deliri verbali per poi riportarli all’inebriato affinché sia possibile analizzarne il contenuto e comprenderne il significato recondito; perché è questo che costituisce il “responso oracolare” a ciò che è stato chiesto di “vedere”.